La vertical integration concentra internamente ogni fase della produzione portando vantaggi competitivi importanti. Ecco come.
La vertical integration è oggi un elemento chiave della smart factory ed è considerata un’ottima risorsa per aumentare la competitività, riducendo i rischi e orientandosi verso una produzione più smart.
Vediamo in questo articolo come funziona e quali sono i vantaggi e gli svantaggi che può portare in azienda.
- Cos’è la vertical integration
- Quali sono i vantaggi dell’integrazione verticale
- Quali sono gli svantaggi
- Le tipologie di vertical integration
Cos’è la vertical integration
La vertical integration è una strategia tipica dell’Industria 4.0 che consente alle aziende di snellire le proprie operazioni occupandosi direttamente delle diversi fasi del proprio processo produttivo ed evitando così di affidarsi a professionisti esterni.
Collega tutti i flussi di lavoro presenti nella fabbrica e permette ai dati di fluire con continuità durante ogni passaggio, dalla logistica al post-vendita.
È quindi un approccio che riguarda coinvolge hardware, software, sistemi e sistemi embedded nella produzione e lungo tutta la supply chain.
Le operazioni precedentemente esternalizzate vengono integrate all’interno del proprio piano di lavoro e ogni decisione strategica può in questo modo diventare data-driven.
Ogni livello è in comunicazione con gli altri e si supera la gerarchia tradizionale tra i livelli di produzione per creare un ecosistema interconnesso in cui ogni elemento coopera per la realizzazione di un prodotto finito.
Caratteristiche
Nell’Industry 40, l’integrazione verticale collega tutti i livelli organizzativi dal piano produttivo alla ricerca e sviluppo al product management, IT, vendita e marketing. Il processo si basa su alcune tecnologie chiave quali:
- Internet of Things (IoT), per una trasmissione rapida ed efficace dei dati proveniente da macchinari e impianti produttivi.
- Cloud Computing, per ridurre le inefficienze e migliorare i flussi di lavoro, migliorando i livelli di flessibilità.
- Big data e Data analytics, per ottimizzare i processi e incrementare la produttività.
- Blockchain per monitorare meglio la tracciabilità dei prodotti.
- Realtà aumentata.
- Intelligenza artificiale.
Quali sono i vantaggi dell’integrazione verticale
Implementare la vertical integration in azienda significa contare su numerosi benefici.
Analizziamo i principali:
- Vantaggio competitivo: le strategie, le tecnologie e l’approccio derivanti da un integrazione verticale consentono di reagire con tempestività e agilità all’evoluzione del mercato e alle nuove opportunità. Consentendo all’azienda di mantenersi competitiva rispetto alla concorrenza.
- Abolizione dei sistemi isolati e indipendenti: vengono introdotti nuovi sistemi e nuove macchine nell’area di produzione, portando a un’omologazione dei protocolli di comunicazione e dei livelli di automazione. In questo modo si crea una meta-rete che supera le disparità nelle comunicazioni.
- Scalabilità dell’infrastruttura: per supportare i sistemi di livello avanzato introdotti dall’integrazione verticale, aumentano notevolmente il volume e la velocità dei dati. Parallelamente l’intera infrastruttura e tutti i sistemi IT si avviano verso la trasformazione digitale.
- Coordinamento migliore: si adottano delle piattaforme di coordinamento in modo che i dati e le informazioni siano visibili end-to-end e su diversi sistemi nonostante i processi siano più complessi e integrati.
- Velocità di arrivo del prodotto: grazie all’integrazione verticale è possibile accelerare l’arrivo di un nuovo prodotto ai consumatori, soprattutto quando si inserisce in un mercato giovane.
- Supply chain agile: c’è un maggiore controllo sul processo produttivo, utile per ridurre i tempi di consegna e fornitura. Le informazioni fluiscono più liberamente e migliora l’elasticità dell’offerta.
- Riduzione dei costi: diminuiscono i costi di produzione e di trasporto grazie all’economia di scala.
Quali sono gli svantaggi
Parlando di vertical integration è corretto menzionare anche gli svantaggi a cui potrebbero andare incontro le aziende in seguito all’implementazione.
Innanzitutto, bisogna tenere conto della complessità gestionale che questo modello comporta: adottare una nuova linea di lavoro richiede numerose competenze specifiche e non è raro assistere a delle dismissioni necessarie a riportare un business alla sua principale area di competenza.
Una buona soluzione potrebbe essere l’outsourcing ad aziende con competenze tecniche più adeguate.
Anche i costi, soprattutto gli investimenti iniziali, non sono da sottovalutare e in certi casi può essere necessario un aumento del debito per le spese in conto capitale.
Parlando di sicurezza, sono due i macro concetti che emergono in un contesto di industria 4.0:
- Safety: ossia la tutela di tutti i lavoratori che interagiscono con le macchine esponendosi a potenziali rischi elettrici, meccanici, radioattivi o di altro tipo. Implementando nuove tecnologie è importante non sottovalutare i pericoli connessi, adeguando la struttura e il personale per non temere danni.
- Cybersecurity: è la sicurezza dei sistemi IT di un business, necessaria per tutelarsi da minacce e attacchi informatici. Maggiori sono le tecnologie integrate e più estesa e la rete informatica che si crea, aumentando il rischio di diventare bersaglio di malintenzionati. Inoltre con l’integrazione verticale è necessario condividere dati con l’esterno, rischiando di comprometterne la privacy se non si adottano gli accorgimenti adeguati.
Infine, le aziende che si occupano di un processo specifico in maniera molto efficace, potrebbero preferire non adottare la vertical integration, poiché toglierebbe il focus a un’area di lavoro che già funziona con successo.
Le tipologie di vertical integration
Quali sono i diversi modi in cui un’azienda può implementare la vertical integration?
Ecco i modelli disponibili:
- Integrazione verticale e a monte: l’azienda decide di procedere a ritroso e prendere il controllo di processi produttivi antecedenti alle operazioni normalmente svolte. Un esempio è un’azienda che assembla computer che decide di produrre monitor.
- Integrazione verticale a valle: l’azienda decide di subentrare in processi produttivi successivi all’area normalmente di competenza. Un esempio è un’azienda che produce computer che decide di aprire un punto vendita.