Gli Smart Product ricoprono un ruolo sempre più importante in un mondo dove la comunicazione e lo scambio di informazioni sono fondamentali per il progresso e la crescita delle attività lavorative.
Si integrano perfettamente alle logiche e alle esigenze dell’Industria 4.0 e danno agli utenti la possibilità di esplorare nuove e innovative opportunità di business.
Vediamo in questo articolo cosa sono e quali sono le principali caratteristiche.
- Cosa sono gli Smart Product?
- Smart Product: utilità e vantaggi
- Le caratteristiche degli Smart Product
- Alcuni esempi di applicazione
Cosa sono gli Smart Product?
Gli Smart Product sono dei prodotti tipici dell’ambito B2B capaci di mettere in comunicazione, durante l’utilizzo, il fornitore e il cliente finale. Le informazioni, condivise in automatico dal device stesso, riguardano lo stato e le condizioni del prodotto e hanno l’obiettivo di migliorarne il funzionamento, ottimizzarne il servizio e prevedere eventuali guasti.
Questi oggetti sono frutto dei principi dell’Industria 4.0 e nascono dall’idea che il cliente e il soddisfacimento dei suoi desideri siano al centro del ciclo produttivo. Rispondono alle nuove logiche di business e di mercato e funzionano grazie alle tecnologie avanzate che la digitalizzazione ha portato.
Con gli Smart Product è possibile offrire ai clienti sempre più servizi per migliorare l’esperienza d’uso, oltre a beneficiare di feedback immediati che consentono ai produttori di migliorare progressivamente la propria offerta.
In più sono un’ottima occasione per integrare funzionalità complementari sfruttando la capacità di connessione, elaborazione e archiviazione dei dati.
Smart Product: utilità e vantaggi
Gli Smart Product sono quindi device intelligenti e all’avanguardia capaci di rilevare informazioni attraverso la rete e connettersi ai sistemi di produzione per ottenere dei vantaggi.
Sono dotati di intelligenza, offrono all’utente una performance ottimizzata rispetto agli strumenti tradizionali e influenzano profondamente i processi produttivi.
Sono utili per migliorare i servizi, ma anche per eseguire attività di manutenzione predittiva, condurre indagini di mercato e garantire un buon controllo qualità.
Inoltre riducono la distanza con il cliente e permettono di capire in tempo reale come il prodotto viene usato dal consumatore, come si adatta e si inserisce in un ambiente esterno e quale può essere un possibile sviluppo.
Fornisce quindi un vero valore aggiunto e consente anche di migliorare i servizi di assistenza e post vendita.
E la buona notizia è che non sono solo le grandi aziende ad alto budget a potersi permettere gli Smart Product: grazie alle tecnologie IoT e alla Big Data Analytics anche le piccole e medie imprese possono inserirli nella propria offerta.
Le caratteristiche degli Smart Product
Gli Smart Product, per essere definiti tali, devono essere contraddistinti da specifiche caratteristiche.
Le quattro principali sono:
- Fisicità: gli Smart Product sono oggetti fisici dotati di parti meccaniche e/o elettriche.
- Intelligenza: i device rispondono alle esigenze del cliente e raccolgono dati grazie a speciali sensori, a microprocessori e a soluzioni per l’archiviazione.
- Connettività: grazie a speciali antenne e protocolli gli Smart Product comunicano e condividono le informazioni, che – una volta integrate – aiutano a valorizzarne le qualità.
- Computerizzazione: il funzionamento del prodotto può essere controllato e monitorato da remoto come un computer.
Grazie a queste caratteristiche si possono individuare i guasti in tempo reale, è possibile inviare nuove istruzioni di funzionamento e gli Smart Product possono adeguarsi a nuove condizioni raggiungendo elevati livelli di autonomia.
Alcuni esempi di applicazione
Ci sono molti settori, nell’ambito B2B, in cui gli Smart Product funzionano già con successo aiutando le aziende a fare la differenza contro i competitor.
In particolare si stanno diffondendo per migliorare i livelli di servizio delle macchine – riducendo i guasti e migliorando l’efficienza – e per introdurre un modello di business legato alla domanda, secondo una logica pull.
Analizzando i campi di applicazione, questi oggetti sono principalmente impiegati per servizi di:
- Riconoscimento identità: i dispositivi di lettura identificano una cosa attraverso un’etichetta che può essere attiva o passiva. Le etichette attive diffondono le informazioni tramite una batteria, quelle passive si appoggiano a dispositivi esterni.
- Aggregazione delle informazioni: acquisizione, elaborazione e trasmissione di dati dai dispositivi IoT alle applicazioni.
- Collaborazione: gli Smart Product, grazie ai dati, contribuiscono alla scelta delle decisioni da prendere guidando uno sviluppo strategico.
- Diffusione e ubiquità: l’obiettivo è dare vita a servizi diffusi di collaborazione che unifichino la rete superando le barriere dei diversi protocolli delle tecnologie.