disegno sui magazzini automatici

I magazzini automatici automatizzano i processi riducendo l’intervento umano e tutti i rischi connessi. Cosa sono e come funzionano.


I magazzini automatici sono una realtà nata dall’industria 4.0 capace di adattarsi alle logiche del mercato contemporaneo, sempre più dinamico e improntato verso il futuro.
Offrono soluzioni tecnologiche vantaggiose e rappresentano un ottimo sistema per ridurre i rischi correlati all’intervento umano, puntando su automazione di processi e risorse.

Vediamo nel dettaglio che cosa sono e come funzionano queste particolari infrastrutture.

  1. Cosa si intende per magazzino automatico
  2. Come funziona il magazzino automatico
  3. I vantaggi
  4. Le tipologie di magazzino automatico
  5. Quanto può costare un magazzino automatico

Cosa si intende per magazzino automatico

I magazzini automatici sono infrastrutture caratterizzate da un altissimo livello di automazione dei processi, frutto dell’implementazione di sistemi tradizionali, automatici e digitali.
Sono progettati per lo stoccaggio di merci e sono composti da sistemi elettronici, elementi strutturali e componenti software configurabili in base alle esigenze del cliente.

Un magazzino automatico può quindi essere considerato come un centro logistico attrezzato con le migliori tecnologie e con software all’avanguardia con cui ottimizzare ogni tipo di operazione, dallo stoccaggio alla spedizione.

A differenza di un magazzino tradizionale l’intervento umano è molto ridotto e si limita alla supervisione e al monitoraggio delle attività, relegando alle macchine compiti come spostare le merci in entrata e in uscita o accompagnare i prodotti nelle fasi di confezionamento e spedizione.
Le azioni ripetitive, alienanti e pericolose non devono più essere eseguite dal personale e si può contare su tecnologie progettate ad hoc e gestite tramite l’implementazione di dispositivi digitali adattabili al contesto lavorativo.

Il livello di automazione nei magazzini automatici non è una variabile costante, ma cambia a seconda delle necessità: possono esserci, per esempio, delle combinazioni di automatismi differenti, ci si può affidare a un’unica tecnologia oppure si può decidere di automatizzare solo una parte della struttura.
In base alla scelta fatta l’impianto si comporterà di conseguenza, ma l’obiettivo finale sarà sempre il miglioramento della produttività e del rendimento generale dell’azienda.

Come funziona il magazzino automatico

Come funzionano i magazzini automatici, apparentemente complessi ma in realtà strutturati in maniera chiara e comprensibile?
Innanzitutto ciò che li caratterizza è la presenza di elementi specifici, che sono le scaffalature dove vengono posizionati i prodotti, le tecnologie necessarie ad automatizzare i processi e i software SGM o WMS (Warehouse Management System) programmati appositamente per gestire un magazzino.

I processi automatizzati coinvolgono tutte le operazioni utili alla movimentazione della merce e alla gestione dei flussi di carico, ossia il deposito e il prelievo degli articoli e i collegamenti tra le diverse aree della struttura.
L’obiettivo è evitare lo stoccaggio verticale automatico e sfruttare al massimo gli spazi disponibili, aumentando la produttività e riducendo i rischi.

L’intervento umano è ridotto al minimo e si punta su tecnologie come trasloelevatori automatici, pallet shuttle e trasloelevatori miniload.
Per i collegamenti tra le varie zone si sfruttano i trasportatori industriali o le elettrovie predisponendo un circuito longitudinale semplice o sistemi modulari.

Il cuore dei magazzini automatici è però il software di controllo e gestione di tipo WMS, che programma i movimenti della merce, monitora l’inventario in tempo reale, controlla le macchine utilizzate e mappa l’intera infrastruttura. Il suo obiettivo è quello di controllare i movimenti e il deposito di materiali nel magazzino e processare ogni tipo di transizione, come spedizioni, ricezioni, ordini. A volte, si combina con un altro software per il controllo operativo del flusso di materiale (WCS – Warehouse Control System).

I vantaggi

I magazzini automatici rappresentano un’ottima soluzione per adattarsi alle logiche e alle tempistiche del mercato odierno, fornendo tutti gli strumenti per reagire sempre con rapidità e flessibilità.
Consentono di mantenersi competitivi rispetto alla concorrenza e offrono tecniche produttive e di gestione all’avanguardia.

Nello specifico i vantaggi di un’infrastruttura di questo tipo sono:

  • Costi: si riducono notevolmente i costi di housing e quelli inerenti alla gestione degli spazi, all’inventario e alla manutenzione.

  • Rischi: grazie all’uso di robot e tecnologie avanzate diminuisce il rischio di danneggiamento delle merci durante le varie fasi.

  • Spazi: tutte le aree disponibili vengono ottimizzate, sfruttando scaffalature sviluppate in verticale e creando ampi corridoi dove può passare il personale.

  • Sicurezza: si riducono gli errori umani e diminuiscono i rischi correlati alla salute fisica e mentale.

Le tipologie di magazzino automatico

Non esiste un’unica tipologia di magazzino automatico, ma ne esistono diverse varianti in base alle unità di carico coinvolte e alle tecnologie utilizzate.
Ecco le principali:

  • Magazzini con miniload: dotati di un sistema per la movimentazione di carichi leggeri grazie a una struttura a colonna doppia o singola. Questa struttura, chiamata miniload, si sposta in un corridoio di dimensioni variabili e serve per portare le merci nell’area di picking.
  • Magazzini con trasloelevatori: dotati di una struttura a tre assi con cui spostare carichi pesanti. Lo stoccaggio è eseguito in singola o multipla profondità.
  • Magazzini con shuttle: dotati di navette che viaggiano tra le scaffalature per prelevare e trasportare la merce. Le unità di carico vengono poi portate in un ascensore posto all’estremità del corridoio per essere calate fino al punto di prelievo.
  • Magazzini verticali: dotati di cassetti traslanti capaci di estrarre vassoi per poi procedere allo stoccaggio.

Inoltre, i magazzini automatici si possono differenziare a seconda di alcune caratteristiche, quali:

  • La tipologia di unità di carico da movimentare (pallet, cassoni, unità speciali…);
  • Il peso dell’unità di carico;
  • La tipologia di stoccaggio;
  • La tipologia dell’organo di presa;
  • Il ruolo della merce nel flusso logistico aziendale e nella supply chain (materie prime, semilavorati, prodotti finiti…).

Quanto può costare un magazzino automatico

È difficile stabilire il costo preciso di un magazzino automatico, poiché dipende dagli standard qualitativi che si vuole raggiungere e dalle esigenze specifiche dell’azienda.
Maggiore è la merce da stoccare, e maggiore sarà il numero di componenti necessari, portando a un conseguente aumento dell’investimento.

Per un business grande con numerose unità di carico in movimentazione, infatti, serve disporre un elevato numero di ubicazioni, prevedendo un magazzino automatizzato grande a cui corrisponde un prezzo maggiore.
Anche le tecnologie implementate influenzano di molto il budget, rivelandosi particolarmente costose se sofisticate e all’avanguardia.