La logistica just in time crea prodotti finiti che soddisfano la domanda per quantità e tempistiche. Ecco cos’è e quali sono i vantaggi.
La logistica just in time è una strategia che nel settore manifatturiero ha portato molti cambiamenti nel modo di gestire e pianificare le risorse.
È infatti lontana dal modello di produzione tradizionale e introduce una filosofia industriale innovativa con l’obiettivo di ridurre gli sprechi.
Analizziamola nel dettaglio in questo articolo.
Cosa si intende per logistica just in time
La logistica just in time o JIT, che letteralmente significa appena in tempo, è un modello di produzione di recente sviluppo che ottimizza le prime fasi del processo produttivo riorganizzando le scorte e ottimizzando la gestione dell’inventario in funzione delle richieste.
Il focus è infatti portare valore al cliente attenendosi alla domanda e realizzando prodotti finiti al momento giusto, nella quantità giusta e con standard qualitativi adeguati.
Utilizzando questa tecnica si evita di accumulare scorte superflue e si punta ad accorciare i processi di progettazione e produzione dando vita a un modello industriale vincente per qualità e servizi.
Per implementare una logistica just in time bisogna quindi passare da una logica di produzione push a una logica pull, avviando i processi produttivi solo quando c’è domanda e solo dopo aver individuato una strategia che produca davvero valore.
Questo implica un sistema produttivo flessibile ed elastico che sappia adattarsi alle evoluzioni e fluttuazioni del mercato, riorganizzando le proprie risorse in base alle necessità.

Quali sono, quindi, gli obiettivi del JIT? Possiamo sintetizzarsi in 4 punti principali:
- riduzione delle scorte a magazzino
- diminuzione dei Lead Time ovvero dei tempi di consegna
- miglioramento dei processi
- aumento della qualità e del servizio al cliente.
Lean production e logistica just in time
La logistica just in time è orientata verso la Lean Production, ossia la produzione snella che migliora l’efficienza in magazzino e in azienda.
Di cosa si tratta? La Lean Production è un insieme di processi, metodi e strategie che hanno l‘obiettivo di generare il massimo valore aziendale possibile, riducendo gli sprechi e tagliando i costi.
Ciò che non rappresenta una fonte di guadagno – reale o astratto – viene eliminato e si punta a migliorare la qualità dei prodotti e rendere più agili i tempi di lavorazione e consegna.
Tutto ruota intorno al cliente e ogni decisione tiene conto di cosa, agli occhi del cliente finale, possa costituire un valore per cui è disposto a spendere del denaro.
Si persegue quindi l’utile e l’obiettivo è raggiungere un’eccellenza operativa che massimizzi le risorse.
Chi ha inventato il just in time (JIT)
La logistica just in time è stata teorizzata per la prima volta a partire dagli anni ‘50, quando la Toyota Motor Corporation delinea il Toyota Production System (TPS).
In particolare, è l’ingegnere giapponese Taiichi Ohno a porre le basi di questo modello di gestione delle scorte, ispirandosi ai concetti introdotti da Henry Ford agli inizi del Novecento.
L’obiettivo? Ambire a un miglioramento continuo dell’intera catena di business ottimizzando le risorse, producendo solo quanto necessario ed eliminando il superfluo.
Per farlo si decide di concentrarsi sulle tempistiche, monitorando la linea del tempo e individuando delle soluzioni per ridurre drasticamente i tempi di intercambio e movimentazione.
In questo modo nasce il JIT, che fondamentalmente si appoggia al celebre sistema di gestione delle scorte chiamato Kanban.
Kanban significa letteralmente insegna e nel settore industriale ha rappresentato un vero e proprio punto di svolta.
È infatti una sorta di bolla di accompagnamento agli ordini che consente il rifornimento automatizzato dei componenti: non risponde a una previsione dei piani di produzione ma risponde a delle esigenze specifiche nate a valle del ciclo produttivo.
Oggi, la logistica just in time si è affermata con successo in tutto il mondo e viene implementata da innumerevoli aziende perché capace di garantire elevati standard di qualità, efficienza e flessibilità.
Produzione e logistica just in time: vantaggi e svantaggi
Perché un’azienda dovrebbe quindi puntare a questo modello di gestione delle scorte?
Partiamo con un’analisi dei vantaggi.
Vantaggi
I benefici della logistica Just in Time sono i seguenti:
- Si riducono i costi legati allo stoccaggio, poiché producendo solo il necessario diminuisce la merce in stock e si abbattono i costi di conservazione.
- Diminuisce il rischio che i prodotti diventino obsoleti e da sostituire.
- Maggiore flessibilità in risposta alle fluttuazioni di mercato.
- Calano i tempi di preparazione all’interno del magazzino, consentendo al personale di dedicarsi alle aree dove c’è necessità.
- Migliora il flusso dei materiali dal magazzino agli scaffali, la merce viene elaborata più velocemente e le mansioni si diversificano.
- Si accorciano gli intervalli di produzione, che può spostarsi da un prodotto a un altro con estrema agilità.
- Si investono meno risorse nelle materie prime poiché si acquista solo la quantità necessaria a produrre gli ordini di vendita registrati.
Svantaggi
Quali sono invece gli svantaggi che la logistica just in time implica per la supply chain?
Innanzitutto bisogna considerare che evitando l’attività di stoccaggio è necessario trasportare con frequenza i componenti e i prodotti finiti da e verso l’area di produzione: i costi sono sostanziosi e la sostenibilità ambientale ne risente.
Inoltre è probabile imbattersi in imprevisti che rallentano il trasporto, creando interruzioni nella produzione o causando ritardi.
Ma non solo: può capitare che nel tempo cambino il costo e la qualità di alcuni componenti, rappresentando un’importante incognita nel momento in cui si decide di acquistarne in anticipo una grossa scorta.
Infine si genera una stretta dipendenza dal fornitore, un fattore che non può essere sottovalutato se si pensa ai danni che insorgerebbero in caso di un blocco della produzione.